PaoliniIncontare a Losanna dopo molto tempo l'amico Jean Pierre, Ë stato come passare un colpo di spazzola agli ultimi 25 anni. Tanti gli anni di mia permanenza a Matisa, accompagnati dall'occhio benevolo prima di Paolini, subito dopo di J.Pierre. Molti i problemi affrontati insieme, sia di macchine   che di persone non funzioananti: ricordi attraverso problematiche tecniche affrontate con la leggerezza che solo la sua professioanlit‡ riusciva a fare. Nessuno come lui riusciva e riesce a trovare stimoli e gratificazioni nell'affrontare e risolvere un problema. Nella vita persona squisita, semplice e sorridente  sempre pronto alla bevuta e alla risata pur restare in compagnia. Solo adesso mi rendo conto della lunghezza di 25 anni passati sul pietrisco a dividere esperienze, anedotti con lui e con i colleghi   ormai gi‡ in pensione. Dei vecchi siamo rimastio in pochi, tutti comunque con lo stesso spirito, forgiato forse dagli anni passati fuori casa a cercare di sopravvivere a tutto, Matisa e clienti compresi. Le notizie dell'imminente pensione di Fiederich Schantz, Hanspieter Butler, Jeanne Marc Conus mi imprimono un pÚ di tristezza, sapendo di non poterli ritrovare nelle mie prossime permanenze svizzere. Il ricordo lontano di quando Paolini mi indicava le persone da conatttare con il mio orrido francese Ë felice, adesso ci si rivolge solo ai responsabili di reparto sapendo di non trovare un interlocutore a tutto tondo come lo poteva essere prima...E' un peccato??? Penso proprio di si visto il mancato ricambio generazionale avvenuto...