cassar Rosario

Anno finito anno iniziato, al solito si cerca di buttarsi alle spalle il passato sperando che il futuro ci riservi delle piacevoli situazioni da vivere con i nostri cari.

Queste le aspettative, che negli ultimi tempi non sono state rispettate appieno…anzi. Pandemia, età che avanza, energie di sopportare i mediocri e i ruffiani al ribasso, sono paletti che sembrano delimitare il percorso di questo giovane 2022. Certo non è tutto cosi funesto per come lo racconto, ma ci si avvicina molto. 

Scrivo perché ieri ricevo un messaggio   facebook da tale Rosario Cassar con il quale ci accomuna, credo, l’iscrizione al gruppo “Amici della Libia” al quale sono iscritto da tempo per poter rispolverare ricordi e immagini di un’infanzia lontana. 

L’amico mi scrive chiedendomi se sono figlio di Biagio che lavorava a Tripoli presso Gagigi (datore di lavoro) a Collinaverde. Sorpreso, meravigliato rispondo affermativamente e dopo poco mi chiama. Avevo quasi i brividi, dopo tanti anni qualcuno cercava informazioni su mio padre, mi sembrava paradossale e fuori tempo massimo. Commosso, come mi riesce semplice negli ultimi tempi, e ancor più meravigliato rispondo all’amico informandolo che papa non era più con noi da molti anni, e lui per niente sorpreso mi informa che tra lui a mio papa ci passavano più di una ventina d’anni d’età, lui giovane operaio mio papà già grande. Mi sorprende che lui ora 78enne,  lucido nei ricordi  mi voglia informare del rispetto che nutriva nei confronti di papa e del piacere che provava adesso nel sapermi al telefono con lui. La sorpresa e la commozione non mi hanno aiutato a alimentare la conversazione. Mi sembrava di essere spettatore di uno di quei film dove il protagonista ripercorre le sue tappe e vuole ritestarle una a una alla fine del suo percorso…

Domandona chi dei due stava ripercorrendo le tappe? 

Tanto piacere di averti sentito e di aver ricevuto frasi d’affetto nel ricordo di papa, una su tutte: “tuo papa scherzava sempre”  

Grazie Rosario