Inizia un nuovo anno, e come sempre eccomi a fare il necrologio di quello passato. Inutile dire e parlare ancora delle infamità passate, quello che mi è pesato di più è stato il varcare la soglia dei 60.
Calcoli, conteggi, somme, insomma una vita passata al setaccio sapendo di non averne poi molta altra da conteggiare, anche se il cervello è rimasto ancora alla fase “cosa farò da grande?”
Nei conteggi sono spariti personaggi con i quali ho avuto l’onore di condividere per lo meno lo stesso cielo essendo loro famosi e celebrati. Ti accorgi che molte presenze le diamo per scontate, sempre lì disponibili a noi e ai nostri piaceri…quando vengono a mancare il vuoto che ti assale è enorme. E’ lo stesso discorso che vale per i genitori, passi la vita a combatterli a cercare di dimostrare che tu sei meglio di loro li tratti e li strapazzi e loro sempre lì al tuo fianco silenziosi quasi aspettassero un tuo segnale. Questo segnale credo che per loro arrivi tardi o addirittura mai: solo adesso mi accorgo di come avrei bisogno del conforto dei vecchi che mi hanno accompagnato ai miei 60, ripercorro le varie tappe, le date passate insieme, e mi accorgo di come tutto sia stato talmente veloce che adesso fai quasi fatica a raccogliere quell’istante all’epoca insignificante e oggi così importante per i tuoi ricordi.
Inizia il nuovo anno che ci trova ancora mascherati per non farci scoprire, sapendo che nonostante gli auguri sarà difficile da affrontare, ma ormai siamo purtroppo temprati e “quasi pronti” a tutto.
il mio vecchio quando ero un infante di 6-7 anni disse preoccupato a un suo amico in mia presenza: “questi ne vedranno delle belle” e facendo due calcoli facili facili era solo 1967…