25 Gennaioo2017

giuntoInizia la giornata con una notizia che irrompe nel primo mattino come tutte le altre notizie che portano dolore e sofferenza. A pochi chilometri da noi, qui a Gallarate, un treno ha subito un incidente importante provocando morte e distruzione. In questi casi i vertici RFI parlano di tentata strage, che tradotto significa che stanno cercando un colpevole uno a cui affibbiare il carico di responsabilità del problema subito. Ora sappiamo bene come funzionano queste cose: RFI mastodonte con mille diverticoli e mille società che gestisce una rete ferroviaria , e ultimamente anche stradale, come se esistesse solo il collegamento Roma Milano.

  • In questo tratto geografico i treni raggiungono velocità record permettendo di coprire il percorso in circa 180min: appena intorno per fare circa 50km se ne impiegano 50min…si capisce il divario che un utente deve affrontare con il servizio proposto da RFI.
  • La rete ferroviaria è composta da migliaia di chilometri di rotaie, traverse, pietrisco, scambi, pali di trasmissione, stazioni, sottostazioni, centrali di distribuzione, segnali e soprattutto personale che deve controllare il tutto. Qui il primo nodo: in epoca di ottimizzazione risorse il personale è cronicamente ai minimi sindacali e soprattutto non prevedendo i contratti pubblici aumenti per merito, la crescita professionale avviene per anzianità nella gran parte dei casi. Risultato poche persone, male impiegate, con molti incarichi sulle spalle, poca voglia di assumersi responsabilità non proprie, e soprattutto in notevole difetto rispetto alla vastità della rete alla quale sono preposti.

Dopo i guai affiorano sempre i serpenti pronti a sputare il loro veleno represso, e soprattutto la loro incompetenza: per colmarla si affidano agli esperti che loro stessi promuovono sul campo: ieri si è raggiunto il colmo!! La quarta rete berlusconiana, ha proposto il loro esperto ferroviario che era tale in quanto ex sindacalista e ex pendolare…che pena!!!

Girano da subito foto dell’incidente, e subito l’obiettivo si sofferma su un giunto (particolare dell’armamento ferroviario che serve proprio a giuntare due rotaie tanto da realizzare due blocchi distinti ai quali applicare segnali) al quale manca un pezzo importante di rotaia. Inizialmente tutti a raccontare il loro sapere a riguardo, appena dopo i vertici RFI affermano di non sapere al momento se la rottura è la causa o la concausa dell’indicente, e così prendono tempo… Nessun esperto nota che appena sotto il giunto dilaniato è posato un pezzo di traversa in legno. Normalmente qualcuno ha posato quel pezzo di legno per “attutire” lo sbattimento che i treni provocavano su quel giunto difettoso. La difettosità dei giunti è accentuato proprio dal passaggio delle ruote dei treni che battono proprio sulla giuntura tendendo ad allentare i suoi ancoraggi. La presenza quindi di un “ciocchetto” appena sotto il giunto denota il fatto che si sapeva del difetto, lo si era segnalato e per mancanza di soldi, risorse, mezzi qualcuno ha deciso di tamponare il problema con l’immissione del famoso ciocchetto. Ora l’operazione non è certo veloce da realizzare, implica il lavoro in fase di interruzione della circolazione treni, implica per lo meno tre persone per effettuarlo, quindi qualcuno lo ha realizzato ma qualcun altro ne ha dato l’ok alla realizzazione e come ben sappiamo i paliativi diventano molto spesso le soluzioni definitive.

Chi lavoro nell’ambito dell’armamento ferroviario, sa tutto questo, sa che tutte queste operazioni non possono essere svolte dal personale RFI, sa che per ogni operazione sarà indetto un appalto esterno, sa che per indire un appalto passa normalmente molto tempo perche possa diventare operativo. Purtroppo tutti questi tempi creno solo disservizi e in alcuni casi morte. Non ci meravigliamo però di ciò che accade, perché se volessimo tastare il polso delle Ferrovie Italiane, basta che percorriamo qualche km la mattina alle 7 su un treno regionale: salire su quel convoglio è opera di intrepidi che pur di recarsi al lavoro fanno percorrenze stipati in carrozze come sardine con gli odori di qualche settimana prima. La cosa buffa è che quando il pendolare scende sente dagli altoparlanti che il “treno alta velocità proveniente da Milano arriva al binario 6 con circa 2min di ritardo”….è avvilente

A conclusione un pensiero di un vero esperto Jury Notari JURY NOTARI Capo Cantiere dell'impresa C.L.F. di Reggio Emilia estrapolato dal suo profilo faisbuck:

“Per cortesia non date giudizi affrettati sul deragliamento di Pioltello chi come me vive su quei due pezzi di ferro su quelle traverse e su quel pietrisco sa che nulla è scontato come sembra rispettate in silenzio x quelle povere tre donne morte e rispettate i macchinisti gli operai di rfi date retta esco tutte le notti x far manutenzione a quei binari e non vogliamo uccidere nessuno
Se non conoscete fate una cortesia dite una preghiera per i morti e x i vivi convinvolti in questa brutta storia

Sono 15 anni che faccio il capocantiere in un impresa, sono 15 anni che tutte le notti costruisco binari, sono professionista del mio lavoro e cmq ho ancora tanto da imparare. Quando dopo la notte firmo per far ripassare i treni mi assumo responsabilità civili e penali e soprattutto MORALI garantendo di aver fatto un lavoro professionale e a regola d'arte garantendo la sicurezza anche a quei politici che la notte dormono e la mattina con il treno possono andare a parlamento passando sopra il mio lavoro. MI da altamente fastidio che gente che non sa di cosa parla si permetta di giudicare il sacrificio e il lavoro altrui solo per prendere 4 voti in più a marzo sparando sentenze su morti su dirigenti tecnici delle ferrovie imprese private e tutti quelli che lavorano per garantire il servizio nazionale dei treni .poi ripeto la magistratura farà il suo corso e se qualcuno a sbagliato deve essere ASSOLUTAMENTE PUNITO"