Nelle ultime ore la notizia dell’ennesimo ragazzo di colore ucciso dalla polizia negli USA. Oramai non facciamo più caso alla notizia in se stessa, tanto siamo abituati alla visione di morte in TV, ma al particolare seguito che questa morte ha provocato. Infatti dopo i funerali del ragazzo, celebrati nel massimo rispetto della funzione, alcuni partecipanti alla cerimonia hanno pensato bene di saccheggiare, depredare e devastare alcuni esercizi commerciali. Alla fine di questa “sommossa” il governatore ha dichiarato il coprifuoco e lo stato d’emergenza con intervento dell’esercito. La notizia non è comunque questa, alla quale siamo purtroppo abituati, ma quelal di una mamma che vedendo i funerali in TV e tutto ciò che ne è conseguito, ha riconosciuto il figlio tra i “manifestanti” e si è precipitata in piazza prelevando il figlio tempestandolo di sonori schiaffoni sino a farlo rientrare in casa.
La notizia è proprio questa: se si tornasse alla distribuzione di sani schiaffoni, che non hanno mai ucciso nessuno, forse si recupererebbero situazioni familiari disperate. Molti giovani sono allo sbando perché la propria famiglia lo è, impegnata con il lavoro e con i mille impegni della vita di tutti i giorni, relegando l’educazione della prole alla scuola e alle istituzioni. Ma anche qui l’educazione viene impartita da personaggi che vivono lo stesso malessere dei genitori che hanno a loro relegato propri figli.
Allora ben venga il ritorno alle origini, un sano schiaffone, o una sfilza di pizzoni, non ha mai fatto vittime, ma di certo ha ristabilito l’ordine gerarchico perso per strada: io genitore tu figlio lui maestro oggi, domani tu dipendente, lui imprenditore l’altro cliente. Uno schiaffone ha poteri altissimi, che forse nessuno è riuscito a spiegare così come i buchi neri e/o il BigBang