MArcheseGrilloQuesta frase definisce il personaggio e l’omonimo film di A. Sordi “il Marchese del Grillo” che ormai è nella storia da oltre 40 anni.
Ho preso spunto da questa frase perché nelle ultime settimane questo film deve essere stato tradotto in varie lingue e qualcuno se ne è appropriato facendone il suo credo.
Parlo chiaramente del nuovo inquilino della casabianca e purtroppo parlo proprio della residenza americana e non della splendida, anche se mai vista, CASABLANCA in Marocco. Il principale residente si comporta come padrone del mondo, proponendo spostamenti di popolazioni, decide i propri confini come se stesse giocando e vincendo a Risiko. Certo e forte della potenza del paese che conduce vuole decidere le sorti di guerre che insanguinano il mondo nell’ultimo periodo in nome della PACE.

Invita a Washinton il presidente ucraino Zelenski e lo tratta in diretta mondiale come un cane che ha fatto i suoi bisogni in casa. Inoltre propone che per finire la guerra a Gaza, dove Israele sta sterminando anche gli arbusti, basterebbe spostare la popolazione palestinese in altra zona relegandola in paesi che chiaramente non li vogliono e loro sarebbero a vivere l’ennesimo sopruso sulla propria pelle. Scordavo, il tutto servirebbe per far diventare Gaza una riviera splendente per americani e israeliani a risarcimento degli impegni militari spesi, un risarcimento di guerra per un conflitto subito dagli eventuali esiliati e perpetrato da un incapace come Netanyahu che a fronte di un attacco fatto al suo popolo sta sterminando territori e popoli alla ricerca dei responsabili dell’attacco stesso. La storia sta dicendo che il suo intento è fallito, in quanto i responsabili non li ha trovati (ogni tanto la notizia che hanno eliminato un capo della guerriglia Hamas ma è da loro detto) i prigionieri israeliani stanno tornando in piccole quantità a casa e i familiari dei restanti reclusi manifestano la loro rabbia per i loro cari ancora in mano a HAMAS.
In campo ucraino il residente della casabianca, decide non offrire più supporto (leggi armi) a Zelenski, e qui a risarcimento di guerra chiede lo sfruttamento a vita delle terre che hanno nel sottosuolo minerali preziosi all’industria americana. Come contropartita, screditando Zelenski, porta alla ribalta Putin che da oppressore diventa santo e riabilitato al pubblico ottenendo la proprietà delle terre per le quali aveva iniziato l’invasione.
Ora che la guerra sia iniziata per l’invasione del Donbas da parte ucraina e/o per la richiesta ucraina di entrare nella NATO e/o per belligeranza russe non sta a me stabilirlo, ma che un personaggio da oltre oceano possa decidere cosa e come intervenire nel cuore di popoli e terre insanguinate, non va.
A guardare rimane l’Europa con i suoi governi, che governando poco avevano stabilito di fornire armi soldi e supporto a Zelenski: alla luce dei fatti su descritti non è solo l’Ucraina ad essere screditata, ma soprattutto l’Europa che furbescamente, con la scusa di fornire supporto bellico aspettava la fine della guerra per la ricostruzione del paese.
Questo è il bottino di tutte le guerre: una volta agli eserciti e ai guerrieri era data la possibilità, una volta conquistata una città, di saccheggiarla a ferro e fuoco, stuprate anche gli alberi come premio per il loro impegno.
Unico passo che l’Europa riesce a balbettare, è quello di decidere un impegno colossale per un riarmo non dell’Europa stessa ma dei singoli stati che la compongono. Quindi non si avrebbero investimenti da zio Paperone per un esercito totale ma per svariati eserciti sparsi qua e la in Europa. Penso che mai sia stata presa una decisione così inutile, considerando il fatto che l’america è comunque il fornitore ufficiale delle armi, la loro presenza in basi militari è capillare in Europa in special modo nei paesi che hanno perso l’ultima guerra. Quindi continueremo ad avere le basi americane piene di armi in casa, continueremo a ingrassare la fabbrica di guerra americana, ci impoveriremo sempre di più a fronte di un eventuale attacco dato dall’invasore di turno: pazzia pura.
Questo è lo scenario che si sta delineando, il papa che prega, i governi che stanno al soldo americano e questi si nono fatti due conti, stanno stabilendo la loro espansione territoriale senza sparare un colpo di fionda, tanto l’economia è loro.
Saranno contenti i votanti il residente, ma anche per loro verrà, e mi auguro domani, la richiesta nei loro confronti di questa Grande America...Tanto noi la PACE l'abbiamo già persa (cit Marracash)